PERCORSI D'ASCOLTO
I Percorsi d’Ascolto del Centro rappresentano un ulteriore punto d’arrivo delle ricerche che sin dal 1996 si svolgono nell’area dell’alta Val Fino e nelle vallate contigue, in un territorio vasto ma culturalmente omogeneo, compreso oggi in buona parte nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Nei Percorsi confluiscono documenti audio, video e fotografici contenuti nell’Archivio del Centro e in quello della festa di “Valfino al Canto”, e documenti di ricerca provenienti dagli archivi privati di Marco Magistrali e Gianfranco Spitilli.
I Percorsi d’Ascolto sono pensati come un ideale movimento negli spazi sonori e visuali delle realtà documentate, organizzati in quattro ambienti tematici distribuiti nel tessuto abitativo del paese. La strategia di rappresentazione è centrata sull’utilizzo di oggetti simbolici, attinenti al tema della stanza, sui quali si innestano le immagini e i testi di approfondimento. Il percorso ha per riferimento narrativo i documenti audio e video presenti nel Centro: in ogni spazio sono fruibili due postazioni d’ascolto con una selezione dei documenti di ricerca ed una proiezione di materiali d’archivio, in cui sono innestati brani sonori, immagini video e fotografiche.
Stanza 1: Flurijì. Centro per la ricerca sulla musica di tradizione orale nelle valli orientali del Gran Sasso. È lo spazio di presentazione del Centro, della festa di “Valfino al Canto” e dei Percorsi d’Ascolto. L’oggetto utilizzato è la finestra, che rappresenta al tempo stesso lo sguardo di Arsita verso le realtà documentate con la ricerca e lo sguardo rivolto dalla gente di Arsita ai propri luoghi, agli spazi fisici della festa e a quelli mentali della memoria e della trasmissione dei saperi.
Stanza 2: Cantë a lu ventë. È l’ambiente dedicato al canto di lavoro, con particolare riferimento ai repertori per il lavoro di mietitura e mondatura del grano, di raccolta delle olive e di lavorazione del lino. L’oggetto simbolico scelto è la cassetta di legno, utilizzata in vari contesti di raccolta dei prodotti agricoli.
Stanza 3: Sandë purtentosë. In questo spazio si rivolge lo sguardo al rapporto tra musica e rito. Nell’ambiente si sviluppa un percorso che procede dalla dimensione pubblica della festa patronale e delle processioni della Settimana Santa, con il loro universo di suoni, alla dimensione più intima e raccolta della questua rituale per la festa di Sant’Antonio Abate. Gli oggetti scelti sono delle grandi vetrate e delle piccole edicole, per la rappresentazione della festa e delle processioni; per la questua sono utilizzati la porta, simbolo della soglia attraversata durante il percorso di canto, e mobili di cucina, attinenti alla dimensione domestica del rito.
Stanza 4: Vivë li sunaturë! È lo spazio dedicato ai repertori per il ballo, ai suonatori di organetti e tamburi, alla costruzione di strumenti musicali. Il percorso espositivo si innesta sugli oggetti stessi di cui si offre un racconto: pezzi di organetto, in particolare mantici – l’anima del ballo -, e casse di strumenti percussivi.